“Tra lacrime e risa, la ribellione di una donna alla solitudine dell'essere anziani.”
La storia parla della vita passata e presente di una donna anziana, parcheggiata in una Casa di Riposo in attesa della propria dipartita. La giovinezza, l'età matura, il matrimonio, la maternità, la vedovanza, la decadenza della propria bellezza: la vita di una donna che è la vita di ogni donna. Vecchiaccia, però, non si è fatta spezzare dagli eventi - neppure da quelli più tragici - che hanno attraversato la sua esistenza. Ha una forza indomita che la anima e che non le permette di andarsene, nonostante il suo corpo stia cedendo e la sua memoria le giochi brutti scherzi.
I protagonisti
Francesca Garioni porta in scena "Vecchiaccia" con la delicatezza e l'intensità che contraddistinguono ogni sua interpretazione. La stessa forza che Stefano Benni ha saputo suscitare con la sua scrittura, pagina dopo pagina, così la voce e il corpo di Francesca hanno saputo tradurre i sentimenti che le pervadono come se lo spazio e il tempo che ci separano non fossero che un rapido battito di ciglia.
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