Dalla caduta del Muro di Berlino al 2029 in uno spettacolo un po’ pop e un po’ cult, con dialoghi al fulmicotone e monologhi strappa lacrime
Un gruppo di ventenni la sera del 9 novembre dell’89, davanti a una pizza e una birra e alla TV, assistono alla caduta del muro di Berlino in diretta.
Esaltati, sconvolti, entusiasti dalla notizia, da un futuro finalmente senza frontiere e soprattutto senza più guerra fredda decidono di tenere una specie di diario collettivo e aggiornarlo ogni dieci anni. Si danno cosi appuntamento per una cena di aggiornamento ogni decennio. 3 cene/3 atti fino al 2019.
Un resoconto continuo delle loro vite e della vita del Paese e del mondo intero.
I
cambiamenti epocali, personali e storici, in un bilancio degli ultimi 30 anni di vita e un tuffo finale nel futuro (2029) per l’epilogo della storia.
Una divertita riflessione sulla crescita delle persone e degli Stati in questi ultimi 30 anni. Dalla fine dell’adolescenza all’inizio della vecchiaia. Un’analisi non certo per compiacere le nostalgie di un passato felice e criticare un presente nefando, ma anzi per mettere in risalto le qualità e i difetti di ogni era.
Discussione, con una passione ardente, sull'amicizia, la Storia, l’amore, l’arte.
Lo spettacolo
Sullo sfondo, c’è un omaggio alla commedia italiana e in particolare al cinema di Ettore Scola sempre attento alla convivialità e all’analisi del dettaglio per comprendere il tutto. Si respirano echi di film quali La Famiglia, La Terrazza, La Cena, Ballando, Ballando.
Dialoghi al fulmicotone, monologhi strappa lacrime, musiche dal vivo, effetti scenici enfatici caratterizzano la forma di uno spettacolo un po’ pop e un po’ cult: il “CULTINPOP”
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